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Musei Militari: riapre il Museo Storico Navale della Marina Militare di Venezia

 

Si tratta del più importante Museo Navale in Italia: un'area espositiva di 6000mq dove potrai immergerti nella gloriosa storia della Marina Militare e di Venezia e salire a bordo del sommergibile Enrico Dandolo
E' inserito nel circuito dei 15 Musei Militari affidati a Difesa Servizi dalle Forze Armate per l’attività di valorizzazione

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Venezia 28 aprile – il Museo Storico Navale di Venezia ha riaperto al pubblico ed è visitabile tutti i giorni, ad eccezione del martedì, dalle 10:00 alle 18:00.E’ possibile prenotare la visita al sito: www.munav.it . Il MUNAV è il museo navale più importante in Italia, con un'area espositiva di 6000mq che ti permetterà di immergerti, attraverso un percorso espositivo disposto su 5 piani - nella gloriosa storia marittima di Venezia e della Marina Militare.
L'edificio, risalente al XV secolo e vicino all'Arsenale, un tempo fu il "Granaio" della Serenissima. Per la D’Uva s.r.l., società fiorentina che si è aggiudicata la gara per l’affidamento della gestione economica e della valorizzazione del Museo: “i luoghi della cultura sono ecosistemi sempre più aperti alla contaminazione e alla dimensione digitale: tour in streaming, virtual tour, comunicazione integrata e siti web sempre più orientati alla conversione, favorendo l’incontro tra arte e tecnologie”. Il progetto di valorizzazione prevede infatti un inedito studio di identità visiva, l’uso di sistemi per la riduzione dell’impatto ambientale, l’aumento dell’offerta tecnologica con audio guida e percorsi multimediali, anche attraverso installazioni immersive e la gamification, grande attenzione all’inclusività, alla riorganizzazione degli spazi interni per aumentarne la fruibilità, l’allestimento e la gestione di un bookshop e di una caffetteria, l’uso della tecnologia , una campagna di comunicazione e promozione la realizzazione del sito web già disponibile in rete www.munav.it, e, in linea con gli obiettivi strategici della Società, l’allineamento agli standard minimi di qualità previsti nel sistema museale nazionale.
ll Museo Storico Navale di Venezia si sviluppa su cinque piani, compreso il piano terra. Il "granaio" è solo l'edificio principale di un più vasto complesso museale che comprende anche l'esterna chiesa di San Biagio e l'attiguo Padiglione delle Navi, situato nell'antica Officina dei Remi dell'Arsenale. Due i filoni narrativi delle opere esposte: la lunga e gloriosa storia navale di Venezia e la storia della Marina Militare. Il Museo custodisce infatti alcuni modelli di grande valore che raccontano la storia marinara della Serenissima Repubblica, come ad esempio una impressionante ricostruzione di una galea da guerra, in uso fino alla  metà del XVI secolo, con i rematori al loro posto di lavoro; una "galeazza ", galea di grandi dimensioni e di nuova concezione, che fu la protagonista della vittoria sui Turchi a Lepanto (1571); un modello particolare è poi quello della regina di tutte le barche di rappresentanza, il "Bucintoro", la nave da cerimonia usata dal Doge nel giorno dell'Ascensione. Impreziosiscono l'esposizione gli antichi portolani, le mappe, le stampe ed i dipinti che ornano le pareti e gli antichi strumenti di navigazione. E ancora, modelli, dipinti e cimeli che illustrano il percorso storico della Marina Militare unitaria.Di grande interesse anche il "Padiglione delle Navi", dove, in un'area di duemila metri quadri, sono esposti alcuni esemplari (veri) di imbarcazioni tipiche veneziane, antiche gondole da cerimonia, barche lagunari da lavoro; poi imbarcazioni militari, prima fra tutte una gloriosa Motosilurante rimasta in servizio nella nostra Marina dopo le imprese della Seconda Guerra Mondiale; non ultime le imbarcazioni da corsa, come il famoso racer degli anni Trenta  "Asso" (scafo Baglietto, motore Isotta Fraschini, pilota Cattaneo).Tra le curiosità, nella sala delle gondole spicca quella appartenuta alla miliardaria Peggy Guggenheim, famosa collezionista d’arte statunitense che nel 1949 si stabilì a Venezia, dove visse ed esibì la sua collezione per il resto della sua vita.Infine, del tutto inattesa, una preziosa collezione di conchiglie donata dalla stilista Roberta di Camerino.